domenica 13 settembre 2020

UN BREVISSIMO SCORCIO DEL COMPLICATO LAVORO PSICOANALITICO CON I BAMBINI (RIVOLTO AGLI ADULTI CURIOSI ED IN CONTATTO CON LA PROPRIA INTERIORITÀ)

Titolo: Un brevissimo scorcio del complicato lavoro psicoanalitico con i bambini, rivolto agli adulti curiosi ed in contatto con la propria interiorità Sottotitolo: Ma allora non si tratta di una semplice chiacchierata!? Non di rado, in analisi è possibile cogliere stati di insofferenza nel bambino. Prima di quel momento, esso, era stato catturato da giochi in una condizione priva di una valenza specificatamente transferale. Ad un certo punto, però, comincia ad affacciarsi qualcosa di totalmente diverso: il gioco è accompagnato da contenuti emozionali riferibili alla coppia paziente/analista. Questi affetti, legati a dinamiche psichiche soggettive, sono di una tale intensità che generano nel bambino profonde angosce. Il terapeuta s'è competente, mantenendosi saldo ad uno specifico assetto analitico tenuto in seduta, acquisito durante la sua lunghissima formazione, permette che questi affetti - strettamente legati alla problematica per la quale n'è stata fatta richiesta la terapia- emergano per poterli elaborare. Capita sovente che una parte di questi affetti venga proiettata sulla figura dell'analista che assume così , agli occhi del bambino , le sembianze di una figura mostruosa ed un altra parte prenda vie somatiche che è possibile scorgere ad esempio nell' uso continuo del bagno a causa di brevi ma intensi mal di pancia. È il periodo in cui tutti i "mali" sono depositati in seduta mentre l'esterno è libero e la sintomatologia scompare ( parzialmente o del tutta) a causa di questa "scissione artificiale": la stanza è così abitata da tutto ciò che è indicibile mentre l' esterno assume coloriture benevoli. Il bambino, preso in errore ( cosa che capita anche agli adulti) pensa che lasciando la stanza della terapia possa sfuggire alle sue angosce. È una pia illusione, un inganno perché ciò che c'è esiste ed è reale nella sua mente e non nella stanza che altro non è che un semplice luogo fisico inanimato. L'analista ha una sola possibilità di fare uscire il bambino dal suo inganno e nel contempo fornirgli sollievo: descrivere ( e portare alla luce) il suo stato mentale, il suo mondo interno così come si esplica in quel momento nel rapporto con l’analista. Un mondo interno popolato di immagini primitive, di fratture e ricomposizioni, di mostri e angeli, di trame fantastiche e, sostanzialmente, di oggetti parziali. Tutto questo, seppur in parte doloroso, è necessario se si desidera aiutare il bambino ad avere un futuro in salute, prevenendo che le angosce e le dinamiche psichiche si esprimano in seguito in disturbi mentali. Buona giornata a tutti!

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- Psicologo Clinico e di Comunità - Psicoanalista Infantile - Psicoterapeuta specialista in infanzia adolescenza e famiglia - Ordinario e membro del comitato scientifico dell’A.I.P.P.I. - Associazione Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica Infantile - Tavistock Clinic di Londra, membro della sezione italiana European Federation of Psychoanalytic Psychotherapy (S.I.E.F.P.P.) e dell'Associazione dei Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell'Adolescente (A.G.I.P.Ps.A) - Socio dell’ Associazione Italiana di Gruppoanalisi “Il Cerchio” C.O.I.R.A.G. - Ricercatore nell'ambito dei disturbi dello spettro autistico  presso l' A.I.P.P.I. che collabora con il C.I.P.P.A. - Coordinamento Internazionale degli psicoterapeuti e psicoanalisti che si occupano di persone con autismo, che aderisce al progetto dell' Institut National de Santé et de Recherche Médicale (INSERM) per la valutazione dell’efficacia della psicoterapia psicoanalitica su pazienti affetti da disturbi dello spettro